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Una fede alternativa a quella Cattolica

Lutero si caratterizza per la volontà di introdurre una concezione della fede radicalmente alternativa a quella cattolica. Ecco alcuni dei suoi principali errori.

3. Il rifiuto della Tradizione
Mentre afferma il primato assoluto della sacra Scrittura, Lutero toglie di mezzo le due “autorità” che nei secoli sono state garanti dell’intangibilità della Bibbia: la Tradizione e il Magistero. Oggi ci fermiamo sulla prima.
I Libri della Bibbia sono nati all’interno della storia di un popolo, all’interno della tradizione vivente ebraico-cristiana. Ciò che è stato codificato in quei Libri è una parte – si badi bene – solo una parte di un più ampio patrimonio di vita, di fede, di preghiera in cui si è realizzato il rapporto tra Dio e il suo popolo, Israele prima e la Chiesa poi. La Bibbia si è conclusa, ma la Parola di Dio in essa contenuta ha continuato a vivificare la storia del popolo cristiano in una ininterrotta Tradizione vivente della Chiesa, fatta dai documenti conciliari, dalle opere dei Padri della Chiesa, dal fiorire delle diverse liturgie, dall’esperienza dei santi, dalla fede professata e vissuta dal popolo cristiano nei secoli.
Si è formata così una simbiosi inscindibile: la Sacra Scrittura illumina e vivifica la Tradizione e la Tradizione attualizza ed esprime la Scrittura. Al contrario, la Tradizione senza la Scrittura perderebbe la propria bussola di orientamento, ma ugualmente la Scrittura sradicata dalla Tradizione – all’interno della quale è nata e nella quale vive ed è a se stessa – diviene inevitabilmente preda di facili strumentalizzazioni. Questo hanno fatto e fanno gli eretici di ogni tempo: per poter “usare” la Bibbia a loro piacimento, a supporto delle loro tesi preconfezionate, per prima cosa la devono sradicare dal suo alveo naturale: la Tradizione.
Sono nate così le libere interpretazioni che fanno dire alla Bibbia ciò che ognuno aveva già in mente prima di leggerla…!