Una fede alternativa a quella Cattolica
Lutero si caratterizza per la volontà di introdurre una concezione della fede radicalmente alternativa a quella cattolica. Ecco alcuni dei suoi principali errori.
2. Ha demolito i Sacramenti
Nel suo catechismo (del 1529) i sacramenti sono due (Battesimo e Cena del Signore) con un terzo (la Confessione) aggiunto in un secondo tempo e amministrato anche da un “fratello”.
Gli altri Sacramenti non sono considerati tali, considerati invenzione umana. Fa eccezione la Messa, alla quale Lutero dedicò sempre grande attenzione. Ai suoi occhi e come era praticata e spiegata era “la più grande e orribile abominazione esistente nel papismo”.
Per Lutero la Messa era il testamento del Signore, ma non poteva essere un’opera buona, un sacrificio offerto in forza del quale discendeva la grazia di Dio perché noi “ci presentiamo superbi con l’atteggiamento di chi dona”. Per lui la Chiesa cattolica ha fatto diventare la Messa un sacrificio contro la volontà di Gesù, il quale voleva “che il suo sacrificio fosse ricordato. E da dove ci viene l’audacia di trasformare quel ricordo in sacrificio?”; anzi, Cristo istituì l’Eucaristia non nel tempio ma in una sala da pranzo proprio per prevenire “il rischio che il suo dono salvifico potesse diventare un sacrificio”.
Quindi Luterò abolì il culto eucaristico al di fuori della Messa, sino, talvolta, a bruciare quanto restava del pane eucaristico per non conservarlo. Tentò una “epurazione sacrificale” delle formule rituali di preghiera. Ma soprattutto mise le mani sul rito della Messa, cambiandone la struttura tradizionale e facendo scomparire la preghiera eucaristica. Così facendo ruppe definitivamente con la tradizione ecclesiale che durava da 15 secoli.
E’ vero che c’erano abusi e storture nel fare teologia sulla Messa, come pure sull’uso delle offerte, ma, in ogni tempo, il genio di un riformatore è di far emergere dal positivo esistente ciò che può correggere il negativo, senza annientare la realtà da riformare. Ci sta sempre davanti l’esempio di san Francesco, che ha riformato la Chiesa rimanendone all’interno e continuando ad amarla.
“Si ordina che tutti gli altari siano rimossi ed aboliti, che le nuove mense eucaristiche, abbandonata la parete orientale, siano poste in qualche altro luogo; che tutte le balaustre rimosse e che il pavimento di qualsiasi presbiterio venga livellato alla pari con il resto dell’aula; che i candelabri siano tolti dalla tavola eucaristica e non vengano più usati; che tutti i crocifissi e tutte le immagini e i dipinti di una persona della Trinità o della Vergine Maria e tutte le altre immagini di santi o iscrizioni superstiziose siano eliminate e cancellate”.