ostensione-sindone-2015Un esperimento compiuto dall’ENEA con impianti laser avvalora l’ipotesi che l’immagine sulla Sindone sia stata generata da un potentissimo lampo di luce.

La Sindone di Torino è uno degli oggetti più studiati al mondo sia dal punto di vista scientifico che storico-religioso.  Come si sa, la Sindone è infatti un lenzuolo di lino rettangolare di manifattura molto antica, lungo 4,4 metri e largo 1,1 metri, che tra altri segni porta impressa un’immagine frontale e dorsale di un uomo flagellato e morto in croce, e che, secondo la tradizione cristiana, ha avvolto il corpo di Gesù di Nazareth.

La Sindone sarebbe rimasta solamente un’importante reliquia religiosa se nel 1898 l’avvocato Secondo Pia non avesse scattato alcune foto. Al successivo sviluppo i negativi mostrarono l’immagine di un uomo in positivo. A causa di questo risultato inatteso e strabiliante, la Sindone divenne famosa anche al di fuori dell’ambiente religioso, ed iniziarono degli studi che sono continuati fino ad oggi. I risultati più importanti sono che la Sindone ha realmente avvolto un corpo umano e che le tracce di sangue sono di tipo umano. Un piccolo pezzo del lenzuolo è stato utilizzato per la sua datazione con il carbonio 14, ed è risultato databile intorno al 1300, ma questa misura è stata criticata successivamente perché eseguita su un tessuto non rappresentativo della Sindone.

Al di là della sua origine ed avvenimenti successivi, rimane il fatto che esiste un’immagine corporea ben visibile che possiede alcune caratteristiche peculiari, e fino ad ora tutti i tentativi di riprodurre questa immagine in laboratorio con metodi fisici e chimici sono falliti. Rimane quindi il problema scientifico di spiegare il suo processo di formazione.

Muovendo da questo ultima affermazione, e ricordando alcuni risultati ottenuti qualche anno fa nel Centro Ricerche di Frascati su tessuti di varia origine, si è voluto verificare la possibilità che fasci laser di potenza nella regione ultravioletta, invisibile agli occhi, potessero generare colorazione nei tessuti di lino con caratteristiche simili a quelle della Sindone.

Le esperienze sono state eseguite utilizzando i grossi impianti laser ad eccimeri esistenti nel Centro, e dopo molti e frustranti tentativi sono stati ottenuti risultati di grande interesse. Infatti i lini utilizzati sono stati colorati, e la colorazione delle singole fibrille dei tessuti hanno caratteristiche simili a quelle della Sindone, ma il risultato più importante degli esperimenti riguarda il regime temporale ed energetico della radiazione laser. Infatti solo impulsi di luce ultravioletta di durata inferiore a cento miliardesimi di secondo e di potenza superiore al milione di watt sono in grado di colorare i lini con le caratteristiche richieste.

In conclusione, i risultati ottenuti fino ad ora avvalorano seriamente l’ipotesi iniziale che l’immagine della Sindone sia stata originata da un potente lampo di luce ultravioletta, una soluzione del problema Sindone che apre scenari inquietanti e imprevedibili, ma di estremo interesse per ulteriori studi.

Così è possibile raccontare con la scienza il fenomeno di quell’evento che i cristiani chiamano “risurrezione”.