Preparo la mia confessione non aspetto che sia Natale

Dio, in quanto Amore, svuota sé stesso per fare posto all’essere umano. E’ in questa abbassamento che io vedo Dio; Dio è lì: dove non c’è Dio. Ecco l’immenso compito dell’essere umano: riempire il vuoto che, per Amore, Dio ha lasciato. Ma non è un vuoto inconsistente è un vuoto creato dall’Amore e quindi necessariamente pieno d’Amore. Ecco la contraddizione: Dio, Amore, che per tanto Amore, si svuota; ma è un vuoto d’Amore perché è un gesto (lo svuotarsi, la kenosis) che è espressione d’Amore. L’Amore ama e, amando, dà tutto sé stesso; ma questo suo darsi completamente raggiunge l’apice quando si ritira totalmente e lascia spazio all’essere creato.

Immergimi Signore nelle acque dello Spirito che purificano il cuore, tirami fuori dagli abissi in cui cado quando me ne vado per le mie vie e manda anche me ad aprire il cammino che porta ai misteriosi incroci con le tue vie. Che questo cuore e questo mondo ti accolga, non sia distratto e indifferente, la voce del tuo amore risuoni ancora tra le strade e diventi grido e richiamo a tornare da dove ci siamo perduti.

 

Preparo la mia confessione, non aspetto che sia già Natale: la via si apre da lontano, i cuori devono maturare.
Occorre essere liberi per accogliere la buona notizia che Egli viene ancora, che c’è ancora tempo, che non tutto è definito, c’è ancora tanto da vivere e realizzare con la sua Grazia.