SANTISSIMA TRINITÀ

SANTISSIMA TRINITÀ

«Dio è famiglia»

Oggi, festa della Santissima Trinità, il Vangelo di S. Giovanni ci presenta un brano ricco, nel quale Gesù spiega ai discepoli le verità più profonde che lo riguardano; e così viene delineato il rapporto tra Gesù, il Padre e lo Spirito.
Gesù sa di essere vicino alla realizzazione del disegno del Padre, che si compirà con la sua morte e risurrezione; per questo vuole assicurare ai suoi che non li abbandonerà, perché la sua missione sarà prolungata dallo Spirito Santo.
Ci sarà lo Spirito a prolungare la missione di Gesù, a guidare la Chiesa nascente.
Gesù rivela in che cosa consiste questa missione.
Anzitutto lo Spirito ci guida a capire le molte cose che Gesù stesso ha ancora da dire.
Non si tratta di dottrine nuove o speciali, ma di una piena comprensione di tutto ciò che il Figlio ha udito dal Padre e che ha fatto conoscere ai discepoli.
Lo Spirito ci guida nelle nuove situazioni esistenziali con uno sguardo rivolto a Gesù e, al tempo stesso, aperto agli eventi e al futuro.
Egli ci aiuta a camminare nella storia saldamente radicati nel Vangelo e anche con dinamica fedeltà alle nostre tradizioni e consuetudini.
Il mistero della Trinità ci parla anche di noi, del nostro rapporto con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
Infatti, mediante il Battesimo, lo Spirito ci ha inseriti nel cuore e nella vita stessa di Dio, che è comunione di amore.
Dio è una “famiglia” di tre Persone che si amano così tanto da formare una cosa sola.
Questa “famiglia divina” non è chiusa in se stessa, ma è aperta, si comunica nella creazione e nella storia ed è entrata nel mondo degli uomini per chiamare tutti a farne parte.
L’orizzonte trinitario di comunione ci avvolge tutti e ci stimola a vivere nell’amore e nella condivisione fraterna, certi che là dove c’è amore, c’è Dio.

Il nostro essere creati ad immagine e somiglianza di Dio ci chiama a comprendere noi stessi come esseri-in-relazione e a vivere i rapporti interpersonali nella solidarietà e nell’amore vicendevole.
Tali relazioni si giocano, anzitutto, nell’ambito delle nostre comunità ecclesiali, perché sia sempre più evidente l’immagine della Chiesa icona della Trinità.
Ma si giocano in ogni altro rapporto sociale, dalla famiglia alle amicizie, all’ambiente di lavoro: sono occasioni concrete che ci vengono offerte per costruire relazioni sempre più umanamente ricche, capaci di rispetto reciproco e di amore disinteressato.
La festa della Santissima Trinità ci invita ad impegnarci negli avvenimenti quotidiani per essere lievito di comunione, di consolazione e di misericordia.
In questa missione, siamo sostenuti dalla forza che lo Spirito Santo ci dona: essa cura la carne dell’umanità ferita dall’odio, dalla sopraffazione, dall’ingiustizia e dall’avidità.
La Vergine Maria, nella sua umiltà, ha accolto la volontà del Padre e ha concepito il Figlio per opera dello Spirito Santo.
Ci aiuti Lei, specchio della Trinità, a rafforzare la nostra fede nel mistero trinitario e ad incarnarla con scelte e atteggiamenti di amore e unità.

(Angelus 22 maggio 2016)

Buona domenica e buona settimana
don Gabriele