Battesimo di Gesù – Una nuova creazione

Oggi, al termine del tempo liturgico del Natale celebriamo la festa del Battesimo del Signore. La liturgia ci chiama a conoscere più pienamente Gesù del quale, da poco, abbiamo celebrato la nascita; e per questo il brano evangelico di Luca, illustra due elementi importanti: il rapporto di Gesù con il Padre ed il rapporto di Gesù con la gente.

Nel racconto del Battesimo, conferito da Giovanni il Battista a Gesù nelle acque del Giordano, vediamo anzitutto il ruolo del popolo. Gesù è in mezzo alle folle. Questa moltitudine in uomini e donne non rappresenta solamente uno sfondo della scena, ma è una Componente essenziale dell’evento. Prima di immergersi dell’acqua, Gesù si immerge nella folla, si unisce ad essa assumendo pienamente la condizione umana, condividendo tutto, eccetto il peccato.

Nella sua immensa santità divina, piena di grazia e di misericordia, il Figlio di Dio si è fatto carne proprio per prendere su di sé e togliere il peccato del mondo: prendere le nostre miserie, la nostra condizione umana. Perciò anche quella di oggi è da definire come epifania, ossia manifestazione, perché andando a farsi battezzare da Giovanni, in mezzo alla gente penitente del suo popolo, Gesù rivela la logica e il senso della sua missione.

Unendosi al popolo che chiede il battesimo di conversione, Gesù ne condivide anche il profondo desiderio di cambiamento interiore. È lo Spirito Santo che discende su di Lui “in forma corporea, come una colomba” è il segno che con Gesù inizia un mondo nuovo, una “nuova creazione” di cui fanno parte tutti coloro che accolgono Cristo nella loro vita. Anche a ciascuno di noi, che siamo rinati con Cristo, nel Battesimo, sono rivolte le parole del Padre: “Tu sei Figlio mio, l’amato, in te ho posto il mio compiacimento”.

Questo amore del Padre, che abbiamo ricevuto, è una fiamma che è stata accesa nel nostro cuore, e richiede di essere alimentata mediante la preghiera e la carità.

Un secondo elemento è sottolineato nel testo dall’evangelista Luca: dopo la immersione nel popolo e nelle acque, Gesù si immerge nella preghiera, cioè nella comunione con il Padre. Il battesimo segna l’inizio della vita pubblica del Signore Gesù, della sua missione nel mondo come inviato del Padre per manifestare la sua bontà e il suo amore per gli uomini. Tale missione è compiuta in costante e perfetta unione con il Padre e con lo Spirito Santo. Anche la missione della Chiesa e quella di ciascuno di noi, per essere fedele e fruttuosa, è chiamata ad “innestarsi” su quella di Gesù.

Si tratta di rigenerare continuamente nella preghiera l’opera di trasmissione del Vangelo con le parole e attraverso le buone opere, per rendere la testimonianza cristiana non secondo i progetti umani, ma secondo il piano e lo stile di Dio.

Cari fratelli e sorelle, la festa del Battesimo del Signore è una occasione propizia per rinnovare con gratitudine e convinzione le promesse del nostro Battesimo, impegnandoci a vivere quotidianamente in coerenza con esso.

Gesù che ci ha salvati non per i nostri meriti ma per attuare la bontà immensa del Padre, ci renda misericordiosi verso tutti. La Vergine Maria, Madre di Misericordia, sia la nostra guida e il nostro modello.

(Angelus 13 gennaio 2019)