Amiamoci come il Suo amore

V domenica di Pasqua

Amiamoci come il Suo amore

Il brano evangelico di questa V domenica, ci riporta nel Cenacolo per farci ascoltare alcune parole che Gesù rivolse ai discepoli nel famoso “discorso dell’addio” prima della sua passione.
Dopo aver lavato i piedi ai Dodici, Gesù dice loro: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri”.
Ma in che senso Gesù definisce “nuovo” questo comandamento?
Sappiano, infatti, che nell’Antico Testamento Dio aveva comandato ai membri del suo popolo di amare il prossimo come se stessi.

Così troviamo scritto nel libro del Levitico (19,18).

Gesù stesso, a chi li chiedeva quale fosse il più grande comandamento della Legge, rispondeva che il primo è amare Dio co tutto il cuore e il secondo amare il prossimo come sé stessi. Così recita il Vangelo di Matteo (22, 38-39).

Allora, quale è la novità di questo comandamento che Gesù affida ai suoi discepoli? Perché lo definisce: “Comandamento nuovo?”.
L’antico comandamento dell’amore è diventato nuovo perché è stato completato con questa aggiunta: “come io ho amato voi”.
“Amatevi come io vi ho amato!” La novità sta tutta nell’amore di Gesù Cristo, quello con cui Lui ha dato la vita per noi.
Si tratta dell’amore di Dio, universale, senza condizioni e senza limiti, che trova l’apice sulla croce.
In quel momento di estremo abbassamento, in quel momento di abbandono al Padre, il Figlio di Dio ha mostrato e donato al mondo la pienezza dell’amore.

Ripensando alla passione e all’agonia del Signore Gesù, i discepoli hanno compreso il significato di queste parole così limpide e vere.
Gesù ci ha amati per primo, ci ha amato nonostante le debolezze umane.
È stato Lui a far sì che diventassimo degni del suo amore che non conosce limiti e non finisce mai.
Donandoci il comandamento nuovo.

Egli ci chiede di amarci tra noi non solo e non tanto con il nostro amore, ma con il suo amore, che lo Spirito Santo infonde nei nostri cuori se lo invochiamo con fede.
In questo modo, e solo così, noi possiamo amarci tra di noi non solo come amiamo noi stessi, ma come Lui ci ha amati, cioè immensa-mente di più. Dio infatti ci ama molto di più di quanto noi amiamo noi stessi. Così possiamo diffondere in ogni luogo il seme dell’amore che rinnova i rapporti tra le persone e apre ad orizzonti di speranza.
Gesù sempre apre orizzonti di speranza, il suo amore apre orizzonti di speranza!

Questo amore ci rende uomini nuovi, fratelli e sorelle nel Signore, e fa di tutti noi il popolo di Dio, cioè la Chiesa, nella quale tutti sono chiamati ad amare Cristo e in Lui ad amarsi a vicenda.
L’amore che si è manifestato nella croce di Cristo e che Egli ci chiama a vivere ogni giorno, è l’unica forza che trasforma il nostro cuore di pietra in cuore di carne; l’unica forza capace di trasformare il cuore dell’uomo è l’amore di Gesù.

E questo amore ci rende capaci di amare i nemici e perdonare chi ci ha offeso.
Vi farò una domanda e ciascuno risponda nel proprio cuore: Io sono capace di amare i miei nemici?
Tutti abbiamo gente, non so se nemici, ma che non va d’accordo con noi, che sta “dall’altra parte”; o qualcuno ha gente che gli ha fatto del male… Io sono capace di amare questa gente? Quell’uomo, quella donna che mi ha fatto del male, che mi ha offeso? Sono capace di perdonare? Ognuno risponda nel suo cuore.

L’amore di Gesù ci fa vedere l’altro come membro attuale o futuro della comunità degli amici di Gesù; ci stimola al dialogo e ci aiuta ad ascoltarci e conoscerci reciprocamente. L’amore ci apre verso l’altro, diventando la base delle relazioni umane, rende capace di superare barriere e pregiudizi. L’amore di Gesù in noi crea ponti, insegna nuove vie, innesca il dinamismo della fraternità.

La Vergine Maria ci aiuti, con la sua materna intercessione, ad accogliere dal suo Figlio il dono del suo comandamento, e dallo Spirito Santo la forza per praticarlo nella vita di ogni giorno.

(Regina Caeli 19 maggio 2019)

Buona domenica e buona settimana
don Gabriele