Agli inizi del Vangelo

Agli inizi del Vangelo…

Giovanni il Battista è stato appena arrestato, è accaduto qualcosa di minaccioso che, anziché impaurire e rendere prudente Gesù, lo fa uscire allo scoperto, a dare il cambio a Giovanni. Abbandona famiglia, casa, lavoro, lascia Nazaret per Cafarnao, non porta niente con sé, solo un annuncio.
Che riparte da là dove Giovanni si era fermato: “convertitevi perché il regno dei cieli è vicino”. Sono le parole inaugurali del Vangelo. Convertitevi. Noi interpretiamo come «pentitevi», mentre è l’invito a rivoluzionare la vita: cambiate logica, spostatevi, non vedete dove vi porta questa strada? È l’offerta di un’opportunità: venite con me! Subito aggiunge il motivo, il perché della conversione: il regno si è fatto vicino.
Che cos’è il regno dei cieli, o di Dio? È la vita che fiorisce in tutte le sue forme.
Il regno è di Dio, ma è per gli uomini, per una nuova creazione del mondo e dei rapporti umani, per una terra come Dio la sogna. Questo regno si è fatto vicino. È come se Gesù dicesse: tenete gli occhi bene aperti perché è successo qualcosa di importantissimo: Giratevi verso la Luce, perché la luce è già qui.
Dio è qui, come una forza che circola ormai, che non sta ferma, come un lievito, un seme, un fermento.

Il Vangelo termina con la chiamata dei quattro pescatori e la promessa: “vi farò pescatori di uomini.” Con che cosa, con quale rete pescheranno gli uomini? Sembra dire Gesù con questa affermazione: “Ascolta, ho una cosa bellissima da dirti, una novità per la tua vita, una occasione per la tua felicità”.

Così sedotti e coinvolti da quella voce, incredibile ed affascinate, i pescatori abbandonano tutto, come chi trova un tesoro. La notizia bellissima è questa: la felicità è possibile e vicina. E il Vangelo ne possiede il segreto e la chiave. E la chiave è questa: la nostra tristezza infinita si cura soltanto con un infinito amore ( Papa Francesco Evangelii Gaudium). Il Vangelo è la chiave: è possibile vivere meglio, per tutti, perché la sua parola risponde alle necessità più profonde delle persone. Perché quando è raccontato adeguatamente e con bellezza sicuramente il Vangelo risponde ai bisogni più profondi dei cuori e mette a nostra disposizione un tesoro di vita e di amore, che non inganna, che non delude.

La conclusione del brano di oggi è una sintesi affascinante della vita di Gesù. Afferma l’evangelista Matteo: “Gesù camminava e annunciava la buona novella, camminava e guariva la vita”. Gesù cammina verso di noi, cammina incontro a noi e mostra con ogni suo gesto che Dio è qui, con amore. E questa è l’unica cosa che guarisce la vita. Questo sarà anche il mio annuncio, a ciascuno: Dio è con te, con amore.

Buona domenica e buona settimana Don Gabriele