“Ultimo tra tutti, servitore di tutti”
Domenica 19 settembre XXV tempo ordinario
Buona domenica e buona settimana, don Gabriele
Ultimo tra tutti, servitore di tutti
Istintivamente ciascuno di noi vorrebbe essere il primo, il più considerato, e si vede in moltissime cose: a tavola, ad esempio, quando si serve qualcosa di buone, l’istinto ci porta a correre per essere il primo, e prendere il pezzo più grosso, quello che sembra più buono; oppure passare davanti all’altro in una fila come espressione del desiderio istintivo di scavalcare l’altro. Se poi pensiamo al mondo del lavoro quanti atteggiamenti egoistici ed egocentrici portano a lotte e discordie per avanzamenti di carriera o supposti privilegi a scapito degli altri…
Anche se istintivo tale atteggiamento è sempre negativo, è una subdola malattia che invade la nostra natura umana fino a corromperla.
Gesù è il medico. Lui ci può guarire da questa passione egoistica e da questo desiderio di prevaricare gli altri per primeggiare.
Quale la cura? Stravolgere l’istinto ed iniziare ad essere servitori di tutti.
Il venerabile don Tonino Bello quando parla della “Chiesa con il grembiule” ad alta voce esprime una domanda e offre la risposta.
La Chiesa, e quindi ogni cristiano, potrebbe dire come una mamma di famiglia: “Ma io qui sono la serva di tutti?” e la risposta che il Vangelo offre è positiva.
Si, fratello, sì sorella, tu sei il servo di tutti ad imitazione del Maestro.
Questo è il titolo più bello e profondo che contraddistingue la tua vita di fede.
È il riconoscere che Dio è grande e noi siamo piccoli!
Dio è Amore e noi desideriamo essere amati!
Dio è Dono da accogliere come valore prezioso.
Il servizio è, come affermava S. Francesco d’Assisi, restituire a Lui con umiltà, amore e passione, riconoscendo di essere “bambini” accompagnati e sostenuti da un Padre buono e misericordioso.