Carissimi fratelli e sorelle, “Il Signore vi dia pace!”
Con questo saluto, caro a san Francesco, che origina dalla Scrittura desidero entrare nelle vostre case per questa prima e breve presentazione. Le vie del Signore, come amiamo ripetere, sono infinite e le sue Grazie sono sempre abbondanti e di gran lunga maggiori dei nostri meriti e delle nostre capacità. E così all’inizio di questo 2018 l’Onnipotente mi ha fatto la grazia di donarmi una nuova casa e una nuova famiglia.
Ogni cambiamento, se vissuto alla luce della fede e dell’obbedienza, risulta più dolce.
Non toglie il dolore e la sofferenza di lasciare amici e fratelli con cui si è condiviso una porzione di cammino ma concede la consolazione di sapere che chiunque lascia per il Signore trova sempre una abbondanza come ha promesso il Maestro.
Con questo spirito pacificato ringrazio le comunità di Casarile e Rognano che mi hanno accolto ed aiutato a crescere nella mia vocazione e nel mio ministero. A loro assicuro la preghiera e la costante amicizia.
Con filiale obbedienza ringrazio Mons. Vescovo che ha riposto in me l’immeritata fiducia a diventare vostro parroco. A Lui chiedo di sostenere sempre il mio e vostro cammino con quella bella paternità e vicinanza che sta dimostrando fin dal suo arrivo tra noi.
Con affetto fraterno ringrazio don Gian Pietro, che ha animato in questi mesi le nostre comunità, e tutti i confratelli del Vicariato per l’amicizia e la vicinanza segno di una comunione sempre in crescita per il bene del popolo a noi affidato.
Ed ovviamente non da ultimo il mio grazie va a voi cari amici di Vellezzo e Giovenzano che mi accogliete quale vostro parroco.
Alcuni volti sono conosciuti ed avremo modo di conoscerci e di camminare per costruire, a partire dal Vangelo, “una comunità cristiana nell’oggi”. Al parroco questo è richiesto: vivere in mezzo al popolo ricercando Gesù Cristo dentro la vita quotidiana. Così la liturgia, la catechesi, le attività dell’oratorio e le altre attività parrocchiali devono avere un solo ed unico obbiettivo: incontrare il Signore per condividerlo con tutti coloro che vivono attorno a noi.
I nostri paesi non sono immuni da questo rischio di non vivere quella gioia del Vangelo che tanto Papa Francesco ricorda come la via maestra per riscoprirsi cristiani autentici e credibili. Il parroco ha il compito di coordinare e di armonizzare i vari doni e i carismi. Per questo viene come servo ed amministratore di un Bene comune. Ciascun battezzato si senta coinvolto in questo cammino di grazia che il Padre ci dona di vivere.
Non tutto sarà facile ed immediato! Non tutto sarà secondo le nostre aspettative! Non tutti saranno contenti e soddisfatti! Non importa, questo è lo scorrere della vita.
Credo sia importante partire dicendo: “Mettiamoci il cuore”. Io ho già iniziato pregando per noi e chiedo a voi di fare lo stesso! Pregate per me e preghiamo perché lo Spirito ci illumini per costruire insieme nuove pagine di Vangelo.
Abbiate ancora un poco di pazienza! Nelle prossime settimane inizierò il mio ministero ma, come ci insegna questo tempo invernale osservando i nostri campi, occorre avere pazienza. Il seme è pronto a germogliare e di sicuro porterà frutto ma serve il tempo necessario…
Di cuore vi saluto e vi benedico
Con affetto,
Don Gabriele Romanoni