Dio ha promesso ad Abramo di colmarlo di benedizioni e di renderlo molto numeroso. E Dio mantiene la sua Parola! Ha fatto questa promessa perché Abramo ha obbedito alla sua voce: egli – nostro padre nella fede – è figura esemplare per questo tempo di grazia che è la quaresima.
Ancora una volta Dio si rivela “per noi”, è dalla parte dell’uomo e ci rinnova la richiesta di scegliere il bene per la nostra vita dentro un profondo rapporto di fede in Lui.
A volte è difficile percepire il valore della richiesta del Padre, è complicato vedere con gli occhi delle fede la sua volontà… per questo occorre vivere, o rivivere, la Trasfigurazione che oggi il Vangelo ci propone.
Come per gli Apostoli, saliti sul monte con Gesù, anche in noi la Parola aiuta a vedere il Figlio con occhi e cuore diverso. Occorre affidarsi e fidarsi, occorre accettare la rivelazione dell’alleanza di Dio anche quando non si è convinti fino in fondo, quando non si hanno tutte le risposte pronte o preconfezionate. L’esperienza del “deserto”, consigliata la scorsa domenica; per sperimentare la preghiera, il digiuno e la carità si arricchisce oggi del dono – esperienza della contemplazione. Scrive Papa Francesco a commento della pericope evangelica proposta: “I discepoli si attendevano un Messia, potente, forte, dominatore, invece Gesù si presenta come umile, mite, servo di Dio e degli uomini, che dovrà donare la sua vita in sacrificio, passando attraverso la via delle persecuzioni, della sofferenza e della morte. Come poter seguire un Maestro e Messia la cui vicenda terrena si sarebbe conclusa in questo modo? La risposta arriva proprio dalla Trasfigurazione. L’evento aiuta i discepoli, e anche noi, a capire che la passione di Gesù è un mistero di sofferenza, ma è soprattutto un dono di amore, di amore infinito da parte del Figlio di Dio”. Anche per noi diventi occasione di superare il timore di una fede tiepida per camminare, con gioia e letizia, verso la Pasqua. Quella è la gloria piena e duratura che l’alleanza di Dio ha donato all’intera umanità e, quindi, a ciascuno di noi.
Buona domenica e buona cammino
don Gabriele,
Daniele seminarista