La liturgia della Parola di oggi penso possa trovare una sintesi nel titolo proposto: “Guadagnare un fratello!”
La riflessione rimane nell’ambito della testimonianza concreta che il discepolo deve vivere a partire dall’incontro con il Signore Gesù. Da Lui noi impariamo i sentimenti, i modi e gli atteggiamenti per essere realmente cristiani.
San Paolo mentre scrive ai Romani afferma: “Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge.” (II lettura)
Un amore che nasce dall’incontro e dalla sequela e che permette, ogni giorno, di sentirsi “sentinelle” come afferma Ezechiele (I lettura) o per usare un termine più inciso potremmo dire “testimoni” del Signore crocifisso, morto e risorto.
Testimoni e Apostoli dell’Amore.
Questo amore non può essere conservato ma deve essere vissuto per il bene di tutti.
Con questa certezza possiamo entrare nel brano evangelico che ci ripropone la riflessione sulla necessità, per il cristiano, di vivere la “correzione fraterna”.
Questa benedetta correzione non è l’esercizio di una superiorità e di un potere ma l’espressione ed il risvolto di quel comandamento unico e fondamentale che contraddistingue la nostra religione.
Per tale motivo la correzione nasce in primo luogo dal profondo rapporto con il Padre, dall’incessante richiesta al Figlio del dono dello Spirito e attraversa la disponibilità e umiltà di vivere con gli altri una esperienza di fede e servizio. Forti ma belle sono le immagini che la Scrittura ci consegna.
Ancora una volta non lasciamoci intimorire dal messaggio evangelico! Ciascuno di noi può – anzi deve – sentirsi chiamato a questa preziosa e doverosa testimonianza.
Buona domenica e buona settimana.
Don Gabriele
Foglietto parrocchiale 6 settembre 2020 – formato PDF