“Chiamati per la vigna del Signore”
Il Vangelo di questa domenica torna a parlare del regno di Dio. Quel regno oggi reso simile ad una vigna nella quale tutti sono chiamati ad operare.
Se è vero che il regno è per tutti, secondo la promessa di Dio attuata in Cristo Gesù, è allo stesso modo vero che tutti sono chiamati alla edificazione del regno stesso.
Possiamo quasi dire che il regno di Dio non è un luogo di tranquilla inoperosità, di pura contemplazione, ma un luogo in cui è chiesto di lavorare. non si può rimanere in piazza disoccupati. Nessuno è escluso dal Regno e nessuno è esente dal lavorare per il Regno.
La parabola insegna che non c’è un luogo od un tempo privilegiato per entrare in questa dimensione: la piazza è il luogo dell’incontro, come ogni ora della giornata. Occorre una maggiore attenzione ai luoghi e i tempi degli uomini; nella nostra dimensione della storia e su questa terra, nella concretezza della vita quotidiana che Dio incontra l’uomo per chiamarlo del suo regno. La paga non corrisponde alla fatica ed al prodotto realizzato.
Oggi parliamo tanto di produttività, di rendimento riducendo l’essere umano ad una macchina di produzione: vali se produci. Chi è escluso dal ciclo produttivo è una zavorra per la società. Il criterio retributivo degli uomini non rientra nella giusti-zia di Dio che guarda ben altro. La giustizia di Dio è grazia, guarda alla capacità di accogliere il dono. La paga non è ricompensa per un lavoro svolto, piuttosto la risposta al bisogno di ciascuno. Chi ritiene di meritare di più perché pensa di aver accumulato maggiori meriti è cacciato fuori: “vattene!”, è invitato a prendere il suo e lasciare la vigna, goda pure della considerazione di se stesso, ma fuori del Regno. La logica di Dio non è la logica degli uomini, eppure sono passati secoli ed ancora, pur chiamandoci cristiani, giochiamo con la terra, il tempo, la storia nel tentativo di chissà quale scalata, per arrivare chissà dove. Forse arriveremo a godere di ciò che abbiamo conquistato, ma perdiamo la “grazia” di Dio.
Buona domenica e buona settimana
Don Gabriele