Cercate le cose che hanno valore (la parabola del ricco stolto)

Cercate le cose che hanno valore
(XVIII Tempo Ordinario)
Il brano evangelico di questa domenica si apre con la richiesta di un tale che chiede a Gesù di dirimere una questione giuridica rispetto all’eredità di famiglia.
La risposta di Gesù, come sempre, aiuta gli ascoltatori a rifuggire dalla ricchezza e dalla cupidigia attraverso la parabola del ricco stolto che crede di essere felice perché ha avuto una annata eccezionale e si sente sicuro dei beni accumulati senza confrontarsi con Dio.
Il ricco mette davanti a se stesso tre considerazioni: i molti beni ammassati, i molti anni che questi beni sembrano assicurargli, la tranquillità e il benessere sfrenato.
La Parola che Dio rivolge annulla tutti i suoi progetti.
Invece dei molti anni, Dio indica l’immediatezza (“questa notte”), al godimento della vita presenta il restituire (“renderai la tua vita”); e rispetto ai beni accumulati corrisponde la sarcastica domanda sulla sorte dei beni stessi (“e tutto questo di chi sarà?”)
Non possiamo non pensare alle lotte che nascono nelle famiglie per le eredità.
La conclusione della parabola è di singolare efficacia: “Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio.”
È un ammonimento che rivela l’orizzonte verso cui tutti siamo chiamati a guardare. I beni materiali sono necessari – sono beni – ma sono un mezzo per vivere nella condivisione e nella solidarietà.
Anche S. Paolo nella seconda lettura l’ha ricordato:
“Cercate le cose di lassù…”
Rivolgete il pensiero alle cose di lassù e non a quelle della terra.
La Vergine Maria ci aiuti a non lasciarci affascinare dalle sicurezze che passano, ma ad essere ogni giorno, credibili testimoni dei valori eterni del Vangelo.
(Angelus 4 agosto 2019)