IV Domenica di Avvento, 19 dicembre
L’obbedienza della Fede
“La potenza del tuo Spirito santifico? Il grembo della Vergine Maria”

L’icona della Visitazione è l’ultima scena evangelica del percorso domenicale dell’Avvento che ci prende per mano per condurci direttamente al Natale del Signore. Colei che ha ricevuto per prima la buona notizia si rende serva della Parola che ha ricevuto.
Nell’invocare da Dio la luce del suo volto anche su di noi, siamo invitati a fare risplendere nella nostra vita lo stesso volto di Dio che si mostra a noi.
In prossimità del Natale veniamo invitati ad entrare nella storia della salvezza e a metterci in cammino verso il compimento.

Prendiamo esempio da Maria, dalla sollecitudine con cui si reca a vedere il segno, a trovare la cugina Elisabetta. Con lei siamo disposti a vivere la beatitudine della fede, una fede da condividere con tutti quelli che accettano nella loro esistenza l’azione dello Spirito.
Dio che entra nella storia chiede, a chi lo accoglie, di mettersi in movimento. È il cammino di un popolo che prende seriamente le promesse di Dio. Sono poveri che si rallegrano perché Dio continua a sorprenderli con il suo modo di agire, lui che umilia i forti attraverso i piccoli e i deboli (I lettura).
È il percorso del credente, che si lascia guidare da Dio e riconosce in lui il suo pastore, pronto a difendere e a salvare il suo gregge (Salmo).
È l’atteggiamento di Maria, che si mette in movimento verso una promessa, mossa dalla logica dei segni che Dio offre all’uomo, per confermare la sua parola. Le strade dell’anziana, ritenuta sterile, e della vergine, che porta in grembo il Salvatore, si incrociano perché ne nasca un incontro di gioia, sotto l’azione dello Spirito (Vangelo).
È la via tracciata da un’obbedienza colma d’amore, quella percorsa dal Cristo che offre totalmente sé stesso perché si rea­lizzi il disegno del Padre. È la via che ogni discepolo è chiamato a seguire, se vuole partecipare ad una pienezza sconosciuta (II Lettura).

Alla luce di questo incontro tra le due Donne del Vangelo, possiamo rivisitare la nostra fede: ciò comporta un’attenzione particolare ai messaggi che Dio ci manda attraverso i suoi “angeli” suoi messaggeri ma significa anche cogliere i “segni” che ci vengono offerti, segni che non sono solamente da contemplare, in quanto ci mettono in movimento, stimolano la nostra solidarietà, allertano le nostre mani e il nostro cuore, ci rendono operosi nella carità.
Rivisitare la fede significa in definitiva lasciarsi guidare dallo Spirito per leggere con gli occhi di Dio gli eventi della propria e dell’altrui esistenza. Grazie a questo sguardo tutto acquista un senso e si riesce a decifrare la realtà sotto una luce nuova. È proprio questo l’ultimo suggerimento che ci viene dal racconto evangelico che apre la nostra storia ad una storia più grande, a cui apparteniamo.
Quale passo in avanti ci farà compiere questa celebrazione del Natale? Quali scoperte lo caratterizzeranno? Nella nostra storia personale e in quella della comunità a cui apparteniamo quali segni ci vengono offerti?

Buona domenica e buona settimana da Don Gabriele