II di AVVENTO
Domenica 5 Dicembre, Parrocchia di Vellezzo e Giovenzano “La Parrocchia informa”
La Parola di Dio venne su Giovanni
«Donaci di raddrizzare i sentieri e di appianare la via per accogliere con fede la venuta del nostro Salvatore»
Il Signore viene incontro a noi, muovendo lui i primi passi verso la nostra direzione. Ma se trova un percorso troppo accidentato, se trova burroni e muri di separazione, come potrà raggiungerci?
Ecco perché dobbiamo mettere mano alle strade che assicurano le nostre comunicazioni.
Sono strade spesso messe sottosopra dagli avvenimenti della vita quotidiana. Strade in cui la cattiveria ha scavato solchi che le rendono impraticabili.
Strade spesso interrotte dai nostri rifiuti, dalle nostre ostilità, dalle nostre gelosie. Giovanni ci invita a rendere diritte e piane queste strade di accesso alla nostra esistenza, perché il Signore possa raggiungerci più rapidamente, perché la sua presenza benefica possa operare in noi la guarigione e il cambiamento che speriamo.
Giovanni grida: il suo non è solo un appello all’azione, alla conversione, al cambiamento. Egli grida anche la sua certezza: questo è un momento di salvezza! Ogni uomo che lo desidera veramente, vedrà la salvezza di Dio!
Il senso dell’Avvento, in fondo, è tutto qui. Riaccendere il desiderio di incontrare Cristo, dal momento che il fuoco sembra essersi spento.
Ravvivare la fiducia in lui, nella sua azione, nella sua Parola.
Riportarci sulle strade in cui è possibile incontrare Gesù che passa.
Per farlo dobbiamo liberarci delle nostre illusioni: troppe volte abbiamo finito col credere che il mondo giri sempre allo stesso modo.
Per farlo dobbiamo metterci per strada: lui ci viene incontro, ma noi possiamo accorciare la distanza.
Per farlo dobbiamo aguzzare la vista, cogliere le tracce che egli dissemina nella storia: prima o poi ci condurranno a lui.
L’unica tentazione da non assecondare è quella di uscire da questa storia complessa e contraddittoria: perché è proprio qui che Dio ha deciso di entrare e di piantare la sua tenda.
L’Avvento non aggiunge altri impegni alla nostra vita spesso in affanno, ma sollecita a sostare per meglio preparare la strada a Colui che viene.
L’Avvento è tempo di conversione, tempo per preparare la via del Signore, per raddrizzare i sentieri perché il regno di Dio venga attraverso Giovanni Battista Dio annuncia che sta per visitare il suo popolo. La voce severa che grida nel deserto ci prepara al “giudizio” di Dio non con atti puramente esterni e rituali ma con la conversione del cuore.
Gesù continuerà in questa linea di conversione: l’opzione per il Regno vorrà dire spogliamento di sé, rinuncia ad ogni forma di orgoglio, disponibilità agli impulsi dello Spirito, obbedienza.
L’uomo che vorrà seguire Gesù, l’uomo che vuol vedere «la salvezza di Dio» (Vangelo), è chiamato a fare il vuoto in sé e a perdersi in qualche modo.
E’ un cambio radicale della mentalità e degli atteggiamenti profondi, che si manifesta in azioni nuove e in una vita nuova: è una disponibilità totale a servizio dell’amore di Dio e degli uomini. Per questo Paolo chiede che i Filippesi possano «distinguere sempre il meglio», «essere integri per il giorno di Cristo» e ricolmi di «frutti di giustizia» (II Lettura).
Il regno di Dio è, dunque, in cammino: nessuno potrà arrestarlo.
Buona settimana!
Don Gabriele